Il 16 novembre 1952, intorno alle 9:30, un agricoltore di 40 anni, Nello Ferrari, spinto da una necessita’ fisiologica, si trovava a poca distanza dalla propria stalla in aperta campagna, nei pressi di Castelfranco Emilia (Modena): all’improvviso, si accorse di una luminescenza color rame che si diffondeva per un raggio di circa quaranta metri intorno a lui. Alzando gli occhi, vide uno strano ordigno, costituito come da due piatti capovolti l’uno sull’altro, ma distaccati, al cui centro, sia superiormente che inferiormente, sporgeva un cilindro metallico di circa cinque metri di diametro, formato da parti che ruotavano velocemente, producendo un ronzio.
Degli “uomini” si sporgevano dalle fessure della torretta (secondo un’altra versione, dal bordo del piatto inferiore), mentre parlavano fra loro: quasi subito dopo, si ritirarono all’interno. Erano di dimensioni normali, indossavano una tuta “come di gomma” e avevano davanti agli occhi una mascherina trasparente. Pronunciavano parole incomprensibili, come: “Verren.....iirg....unch”. Improvvisamente il Ferrari senti’ un forte “scatto metallico”, seguito da un’intensificazione del ronzio, quindi l’oggetto decollo’ velocemente.